La granita siciliana della gelateria La Cadorina è un must per ogni giovane ribelle ferrarese che si rispetti. Disponibile in gusti diversi ed assortiti a seconda del periodo in cui la si consuma, è fatta di vera frutta frullata, veri semi di frutta frullata, vero chiaccio, vero zucchero ed un vero bicchiere (di vetro nella versione da tavolo o di plastica nella versione da passeggio). Testata nella versione bicolor anguria e melone perché abbondare è meglio che non saper decidere, è assolutamente la più buona granita siciliana che si possa consumare in territorio estense (ma probabilmente anche in tutta la Padania Campione del Mondo, lo dice anche Raidue). Prezzo economico, ottimo e veloce servizio, agilità nella conta dei resti e nella consegna fanno di questa tipica pietanza ferrarese un vero e proprio feticcio di cui è doveroso abusare – che tanto poi se si fa indigestione si sta a casa dal lavoro o si marina la scuola.
Il chiosco in cui viene servita questa prelibatezza è posizionato in pieno centro cittadino, in giardinetti che sembrano un angolo di Mosca (nel senso della città, non nel senso di Maurizio, uno dei più grandi giornalisti viventi), il che conferisce un tocco ancor più suggestivo e vitale al tutto. È facilmente raggiungibile con ogni mezzo e rappresenta una valida alternativa allo strapotere della Gelateria Isola, dove tutti i ferraresi medi si recano ad abbuffarsi di mastodontiche coppe gelato dal contenuto calorico da censura. Ferrara è così, la gente va dove vanno tutti gli altri, la massa segue la massa e nessuno si distingue, ma soprattutto nessuno pensa alla salute. Ma questo è un altro discorso buono solo per i lettori di Blow Up, un discorso che per evitare querele mi vedo costretto ad interrompere. La Scena non accetterebbe.
(voto: 5 cucchiai su 5)
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