martedì 24 febbraio 2009

Re per una notte: Messibugo XM 24, viaggio a senso solo – senza ritorno se non in volo




Complotto. È questa l'unica parola che può identificare lo stato attuale delle cose.
E tutto perché noi di Spadrillas siamo scomodi ed abbiamo il coraggio di dire ciò che la gente non vuol sentirsi dire.
Mi hanno cacciato dalla Casa per colpa di Mentana, il mio compare Paolo Marco Mari a.k.a. Ill Bill Laimbeer è entrato nella Casa ma non abbiamo neanche fatto in tempo ad annunciare il lieto evento che subito l'hanno sbattuto fuori per turpiloquio e nudismo, Manuel Agnelli non è riuscito a vincere a Sanremo nonostante il Vaticano e la C.I.A. ci avessero assicurato il contrario ma soprattutto Chicoria è ancora al gabbio, e dunque è chiaro che i poteri forti ce l'hanno con noi e per portare avanti il nostro programma in futuro saremo costretti a cercare l'alleanza col Partito della Nazione.
E pensando a tutto questo (ma soprattutto pensando al fatto che più i media di regime ci attaccano e più voti prenderemo alle prossime elezioni) venerdì sera ho preso tutto il coraggio di cui dispongo, ho imbracciato il mio trombone da brigante calabrese e mi sono recato a far un po' di campagna elettorale al Messisbugo, luogo di culto pagano dove la Ferrara bene di ritrova per discorrere del nulla e mostrare il livello di abbronzatura raggiunto grazie ad estenuanti sedute brucia-neuroni presso il proprio solarium di fiducia.
Ed è stato un successone. La gente capisce ed approva la nostra proposta politica, siamo ciò di cui l'Italia e l'Europa hanno bisogno e ciò ci riempie di orgoglio dandoci nuova linfa vitale per affrontare le grandi battaglie che ci aspettano in futuro. Il locale è stato degna cornice per il nostro trionfo (un trionfo a dire il vero aiutato anche dalla mia recente partecipazione al Grande Fratello) però un trionfo che definire meritatissimo è poco.
Una grande serata in cui ho avuto l'onore di vedere uno dei due Don Vito e i Veleno (quello con gli occhiali che sembra Perito Industriale Carletti ) ma soprattutto una serata in cui ho avuto l'onore di indossare una delle fantastiche magliette ufficiali del locale, un vero feticcio per ogni giovane esponente della Ferrara-bene.
E come in ogni grande serata che si rispetti: ad un certo punto sono stato colpito da un violentissimo attacco di dissenteria causato dall'odore di popper che impestava l'aria del locale e sono stato costretto a chiudermi in bagno per espletare nel minor tempo possibile le mie funzioni corporali d'emergenza. Solamente che bagni del Messisbugo (affettuosamente chiamato Messi da ogni giovane ferrarese che si rispetti) sono molto strani e come se fossi salito sulla DeLorean di mio cugino Marty McFly mi sono inspiegabilmente trovato catapultato all'Ex Mercato 24 nell'ambito del festival Bologna Brucia. Una esperienza devastante che mi ha lasciato molto provato dal punto di vista mentale, e dunque ad onor del vero non sono nemmeno in grado di raccontare bene cosa mi è successo in seguito. Il mio corpo era lì ma il mio cervello era altrove. Il mio corpo che cambia nella forma e nel colore, il mio cervello che è già a letto senza scena quando Bologna (ri)comincia a vivere.
Ill Bill Laimbeer takes the m/f stand

Ill Bill invece ha prima rappresentato a Modo Infoshop: cacciato dalla presentazione del libro dei Gaznevada da Red Ronnie perchè il Gabriele Ansaloni, muccioliano DOC ha scoperto che nel nostro blog inneggiamo alla special K e anche perchè il buon Red Canzian Ronnie Darko che ha le mani in pasta sapeva che ero colluso con Bologna Brucia e lui voleva il monopolio financo sulla benza.
Ho dovuto quindi accettare la proposta di Alessandro Baronciani ed agitare culturalmente la presentazione del suo libro "Quando tutto diventò blu", trasformando Modo Infoshop in una libreria barbed wire explosion match fra me e Baronciani, anche perchè mi ero appena mangiato un falafel grind con la cipolla cruda.
La serata è proseguita all'insegna del wrestling e dell'hardcore all'XM 24: l'aver messo in palio 24 ore su 24 la cintura di critico musicale hardcore più hardcore di Crash e Hardcore Holly ultimamente mi sta creando talmente tanti problemi che non riesco a godermi un concerto in pace. All'ingresso me ne stavo tranquillamente lì a sorseggiare una lemon soda quando una sosia di Linda Perry delle 4 non Long Blondes mi ha chiesto di farle vedere il timbro per leccarmelo e stamparselo sulla mano: non voleva dare soldi a quelli dell'XM 24 perchè a suo dire avevano rifiutato un servizio di Scalo 76, cosa per lei inaccettabile. Al mio fiera rifiuto si è tolta la maschera di sosia ketaminika di Linda Scratch Perry: era una collega risentita per alcuni miei commenti che voleva farmela pagare e togliermi il titolo di Lester Gang Bang hardcore della critica musicale italiana.
Ho concluso facilmente il match con un Copparo Slam dopo 32 secondi netti ma le solite femministe militanti che hanno decretato la fine di Lotta Continua hanno fatto una assemblea istantanea per cacciarmi dall'XM 24. Per 2 voti la mozione d'ordine è passata, così ho preso la Mia Delorean e me ne sono tornato al Messisbugo.
Solamente che bagni del Messisbugo (affettuosamente chiamato Messi da ogni giovane ferrarese che si rispetti) sono molto strani e come se fossi salito sulla DeLorean di mio cugino Marty McFly mi sono inspiegabilmente trovato catapultato all'Ex Mercato 24 nell'ambito del festival Bologna Brucia. Una esperienza devastante che mi ha lasciato molto provato dal punto di vista mentale, e dunque ad onor del vero non sono nemmeno in grado di raccontare bene cosa mi è successo in seguito. Il mio corpo era lì ma il mio cervello era altrove. Il mio corpo che cambia nella forma e nel colore, il mio cervello che è già a letto senza scena quando Bologna (ri)comincia a vivere.

giovedì 19 febbraio 2009

I Re del Niente


È finito Festival di Sanremo e come tutti sanno i vincitori sono stati gli Afterhours. Nonostante la boria da pseudo-idolo generazionale di Manuel Agnelli, nonostante la sua spocchia da pseudo rockstar, nonostante i capelli tinti e nonostante le compilation pacco con le principali bands esponenti della Scena – compilation buona a (ri)costruirsi una verginità artistica smarrita da tempo - gli Afterhours hanno meritatamente trionfato, a dispetto di tutto e di tutti.
Ma il punto non è questo. Il punto è che il vero vincitore morale della kermesse sanremese è stato Povia che, pur presentando una canzone mostruosamente brutta, si è riscattato concedendo a Vanity Fair una sontuosa intervistessa nella quale ha sfoderato alcune perle degne di una mente assolutamente superiore. Frasi come “non mi rispecchio in nessun partito”, “ho avuto problemi con la cocaina, l'alcool”, “piaccio molto ai gay”, “se vedo un bel culo mi giro”, “mi irrita che siano solo quelli di destra ad appoggiarmi”, “(sono un appassionato di film porno) ma solo ogni tanto, quando sono in tour”, “sono d'accordo con le idee di Al Bano sull'omosessualità”, “mi piace far riflettere”, “per me ci sono diritti che sono solo eterosessuali”, “non ho mai avuto una fase omosessuale, non ho mai convertito nessuno” e la bomba “mi piace vivere controcorrente, non ce la faccio a fare una vita da pecora” sono frasi che non si regalano a nessuno e gli consegnano di diritto il titolo di vincitore morale del Festival ergendolo al rango di idolo totale in questa Italietta da parecchio tempo ricoperta da uno spesso strato di merda che non le permette di ossigenare a dovere le cellule cerebrali.
Mi sono sbagliato su di lui. L'ho sottovalutato, anche perché il fatto che mi abbia querelato per averlo definito in passato NaziPovia, mediocre, clerico-reazionario, capelli plastici, mostro sacro, intellettuale di riferimento della destra italiana e fallito mi ha portato a cambiare repentinamente idea in proposito per non rischiare il peggio e limitare i danni.
Vediamo che succederà in futuro, però intanto almeno un grande traguardo l'ho raggiunto: dalla prossima settimana inizierò una collaborazione con Liberal, prestigiosa testata diretta da Nando Adornato e vicina politicamente all'Udc, Mi occuperò di recensioni musicali et altre amenità assortite, e sono sicuro che ne vedremo delle belle. Solo una cosa non riesco a spiegarmi: ho inviato tonnellate di curriculums a Rockit (e solo a Rockit) ma sono stato assunto da Liberal, e non capisco quale sia il legame tra queste due testate giornalistiche. Sono perplesso.Misteri della fede, direi. O forse è perché grazie alla vittoria degli Afterhours il vento è davvero cambiato.

sabato 14 febbraio 2009

Manowar Angelli ha paura e chiama Spadrillas





Dopo aver assistito al defenestramento di Marco Accento Svedese dalla casa del Grande Fratello per colpa di quel vecchio cocainomane di Enrico Mentana che se la prende con la Lobby di LC pensando che essa controlli il palinsesto e le prova tutte per non mandare in onda il GF, ivi compreso lo sgambetto a Marco Federico mandando nella casa biatches, gin and juice, srieccoci di nuovo on the road: Manuel Angelli infatti, contattato da amici degli amici ci ha assunto come katanga per fare i capi del servizio d'ordine degli Afterhours a San Remo. Pronti a sprangare come ai vecchi tempi, dopo la banda Bellini ecco la banda Aperol-Tassoni, ecco l'esercito d'essai, l'esercito dessert armato di bottiglie zabov mocccia molotov e Alcehermes, carichi come la Zuppa Inglese di mio Zio Pietro il cuoco della festa dell'Unità della Rivana.
E' stato riconosciuto finalmente il nostro ruolo di tramite fra la Scena che vorrebbe ma non può e quella che vuol sì così colà dove si puote ciò che si vuole e più non dimandare, ed è per questo che a San Remo saremo lì a proteggere Agnelli dagli assalti di una sinistra suicida che vuole sempre stare all'opposizione.
E il secondo progetto dopo l'uscita dalla casa sarà GAG FACTOR , praticamente uno spin off joint venture fra X FACTOR e PRONTI AL PEGGIO , altra riconferma del ruolo di mediazione di Spadrillas fra l'uva acerba e la volpe.
Il debutto di GAG FACTOR vedrà un Lester Gang Bang nell'attico milanese di Marina Lothar Frajese Pierri in collaborazione con il magazine musicale Blow Job che poi farà il report, mentre Il Genio e Pierrots suoneranno nell'attico e porteranno la Bamba.
Stiamo già prendendo i contatti col Pub Hollywood di Comacchio, luogo di risse culto negli anni '90 e quindi tornato di grande moda in questo inizio di 2009: nel 1994 il vostro Ill Bill si prese una bottigliata di birra in testa da parte di un tipo di Lagosanto, l'incontro finì però in parità per l'intervento di alcuni membri della locale squadra di basket gemellati con i ragazzi della Copparo Violenta. Tra l'altro tutti i giorni a pranzo all'Hollywood la pizza e i primi costan la metà e hanno nomi evocativi come Brigitte Nielsen, Kevin Kostner, Jim Belushi...il locale più adatto per chi è uscito vivo dagli anni '90, quindi il locale adatto per portare a mangiarci gli Afterhours prima di partire per San Remo sulla nostra battana di fiducia, from the east to the west.

domenica 8 febbraio 2009

Alle europee tu voti Spadrillas

Notizia bomba, che molto probabilmente cambierà la vita a milioni di italiani: dato il clima favorevole che si è via via creato nel paese Spadrillas in da mist ha preso la decisione di bere l'amaro calice e scendere in campo. E scende in campo alle prossime elezioni europee, con una lista pro-his life dal nome Spadrillas in da mist-io amo Giuliano Ferrara che sarà presente in tutte le circoscrizioni candidando personalità di spicco della musica, del giornalismo e della cultura come Piero Pelù (che ha anche disegnato personalmente il simbolo del nostro movimento politico), Giovanni Lindo Ferretti, Paolo Liguori, Giovanni Consorte, Duke Montana, Giampiero Mughini, Lea Di Leo, Daniele Capezzone, Paolo Guzzanti, Maurizio Mosca, Lucia Annunziata, Pietrangelo Buttafuoco, Mario Scaramella e Manuel Agnelli, che coglierà la palla al balzo e sfrutterà l'occasione della partecipazione a Sanremo degli Afterhours per fare un po' di campagna elettorale a spese della tv di Stato.
La posizione del nostro movimento è molto semplice: non avere una posizione precisa. O meglio, non averne una predefinita ma assumere la posizione di chi paga di più, di chi ci apporta maggior vantaggio in termini di visibilità o semplicemente di chi ci sta più simpatico al momento della decisione salvo poi cambiare repentinamente qualora le circostanze (e/o le nostre esigenze economiche) lo richiedessero. Ad esempio, sulla vicenda di Eluana Englaro noi non abbiamo una posizione, ma siamo tentati di assumere quella della CEI se l'offerta economica fosse vantaggiosa, salvo poi virare verso quella dei Radicali qualora si presentassero le circostanze adatte.

Dunque, non più politica dei due forni, ma politica dei forni a legna, meglio se quelli di una pizzeria come quella dove siamo andati ieri per festeggiare la discesa in campo. Abbiamo infatti organizzato il primo appuntamento elettorale presso il Ristorante Pizzeria Teatro Nuovo di Ferrara, location di classe ideale per un'occasione così importante, Di fronte allo splendido panorama del campanile del Duomo di Ferrara (sede del nostro comitato elettorale) abbiamo gustato fantastiche pizze ai funghi freschi e melanzane, roba da 5 cucchiai su 5. Ed abbiamo passato una favolosa serata, con Maurizio, Pietrangelo ed il Direttore che giocavano a sparare con la fionda e a lanciare bottiglie incendiarie sui malcapitati passanti che stavano facendo una passeggiata nella centralissima Piazza Trento Trieste. Tutto molto bello anche se abbiamo vissuto momenti di tensione quando un razzo da segnalazione nautica ha centrato in pieno una vetrina dell'adiacente Melbookstore causando danni per svariate migliaia di euro (danni che il Direttore provvederà subito a rimborsare attingendo all'ormai mitico finanziamento statale per l'editoria utilizzato anche per offrirci pantagrueliche cene redazionali) e soprattutto quando una intera tavolata di gogliardi si è risentita per alcuni epiteti poco carini che Duke Montana e Maurizio Mosca avrebbero rivolto loro (un paio di schiaffoni, tavoli che volano e sedie rotte sulle loro teste coperte da ridicoli copricapi hanno risolto in men che non si dica la questione), ma nulla ha potuto guastare la magia di una serata che con il senno di poi sarà sicuramente vista come il preludio ad una schiacciante vittoria elettorale.
Basta solo crederci, la gente è con noi. Vediamo di fare una buona campagna elettorale e Strasburgo sarà solo nostra.

lunedì 2 febbraio 2009

Sale Sale Saletta Tamara e non fa male: ritornano quelli della Squadra Special K





La Paz
Manaus
Santiago
Bogotà
Havana
Quito
Tegucigalpa
Tijuana
Lima
San Juan
Yaqui
Sinatra, Corlo.

Arrivano i Datura per una serata spaghetti house anni novanta, e noi di Spadrillas ci siamo. Chi in momentanea libera uscita dalla Casa del Grande Fratello per godere di un pochino di meritata fama, chi in libera uscita dal suo ruolo di consulente del concorrente nella Casa (qualcosa del tipo Gianni-Boncompagni-con-Ambra-degli-esordi-auricolare-compreso).
Ed è stato qualcosa di memorabile, anche perché con noi c'erano Pietrangelo Buttafuoco, Maurizio Mosca, Giovanni Lindo Ferretti ed il Direttore, e poi perché prima del Sinatra siamo andati al noto locale ferrarese che risponde al nome Pacifico, che è stato teatro di performance anarco-situazioniste del tipo raudi in bagno, peti in pubblico e in privato, fiale puzzolenti, scherzi telefonici, Maurizio Mosca che ha preso uno schiaffo perché disturbava commentando la partita di calcio che andava in onda sui maxischermi del locale e Ferretti che molesta gli avventori del locale raccontando loro del suo passato e del suo presente (e dei suoi cavalli). Ci volevano cacciare minacciando di chiamare la polizia, ma Giulianone ha chiamato la Cia e la cosa è morta lì.
E poi siamo saliti sulla nostra Durango e siamo andati al Sinatra, abbiamo saltato la fila perché siamo dei vips e siamo entrati nel momento esatto in cui i Datura aprivano il loro set (anzi, i Datura hanno iniziato perché siamo arrivati noi). Ed è stato come essere agli autoscontri a San Giorgio nel 1994, solo che attualmente Ciro Pagano è meno sfatto, il Direttore è (un po') più magro e Buttafuoco come al solito è stato preso da un raptus teppistico ed ha incendiato alcune piante ornamentali nella zona dei bagni del locale e le ha prese di santa ragione da un buttafuori senza che stavolta la Cia o la lobby di Lotta Continua potessero intervenire (in compenso, Giovanni Lindo Ferretti era venuto a vendere perline e a regalare crack ed è perfettamente riuscito nel suo intento, e noi siamo stati tutti contenti per quest'uomo che dalla vita ha avuto più delusioni che successi). Serata memorabile, anche solo per il set dei Datura che è stato perfetto come al solito: hanno suonato addirittura Yerba Del Diablo, e i ragazzini di oggi ed i ragazzini che lo erano 15 anni fa hanno ballato senza sosta, arrivando perfino ad arrampicarsi sulle pareti del locale perché la pista era gremita. Dal nulla è sbucata fuori anche Daria Bignardi, ma forse era solo la settima allucinazione e dunque nessuno le ha prestato attenzione – com'è giusto che sia.

(Ill Bill Laimbeer takes the muthafuckin' stand)


Un weekend nel segno della Special K visto il tour de force a cui si è sottoposto il vostro Ill Bill: Da Roma a Reggio, da Reggio a Carpi a Ferrara a Ruina ad Alberone a Ro a Tamara a Corlo a Milano a Corlo per poter portare a termine la missione impossibile di riunire i Gaznevada, i Datura, Lotta Continua e i CCCP, con l'ausilio del compagno Vasco Brondi Beat, più irriducibile di Nadia Desdemona Lioce che rappresenta il crew del male portando droga e caos a Corlo.
Embeddato nella Multipla del Comandante Sirio Brondi prima abbiam caricato il nostro gancio per recuperare Giovanni Lindo, non posso fare il nome perchè altrimenti gli faccio saltare la copertura. Lo chiameremo Lazlotoz per garantirgli anonimato.
Vasco ha finto di aver un concerto a Trieste sabato scorso, invece ben si è prestato perchè anche lui ci teneva a vedere LOTTA CONTINUA finalmente riunita.
Recuperato Giovanni Lindo siam scesi giù dall'appennino come dei partigiani ad arruolare Billy Blade, E. Robert Squibb e Andy Nevada che erano in banana dura ma fa lo stesso, anzi meglio che eran già carburati per la serata al Sinatra di Corlo, come me e Accento nel 1992 che ci portavamo il Tavernello e la trielina da casa e ce li facevamo davanti alla chiesa di Corlo, vicino al piadinaro, prima di entrare.

Attenzione next stop Alberone (di Ro), anzi no, a Roma. Per recuperare Federico Marco Mazzanti, come quando si era nei militari che dopo il controappello si andava a ballare...accade così nella casa del grande fratello.
Carburato come ai vecchi tempi della Copparo Violenta ci ho messo 2 ore e 23 minuti netti a fare Colle Giulia der Fomento-Corlo di Baura, per poter giungere, come nei film, proprio mentre i Datura iniziavano.

Un great complotto che ha funzionato alla grande, una operazione di puro situazionismo, come sniffare le pagine di un libro reminder sul futurismo, con lo sconto del 50% da Mel Bookstore, robba che fa di più della mescalina mischiata alle uscite Mescal
Pareva veramente di essere tornati ai vecchi tempi, uno è anche caduto dalla finestra.

Non possiamo parlare dell'after hour party al Gatto e La Volpe perchè è arrivata la Madama.
Abbiamo dovuto accontentarci del solito Lester Gang Bang nell'attico di Daria, inevitabile corollario successivo all'assunzione di Karl Popper e MDMA di tutti i partecipanti.
Capitava così negli anni '90, solo che prima di conoscere Daria si andava tutti a fare le orge al Regalino a Tamara di Copparo, dove ora c'è la farmacia.
Si stava meglio quando si stava peggio: Daria è una attention whore da paura, le preferisco le Gemelle Anne e Babette Kazler, immortali campionesse di 33 cl blow jobs alle feste di Capodanno di Ro Ferrarese.