domenica 21 luglio 2013

SPADRILLAS IS BACK, E MO' SON CAZZI TUA a.k.a. POVIA GOVERNO LADRO










Lo confesso: abbiamo fatto sparire noi l'iPad del figlio di Salvo Mandarà. Non c'entra un cazzo con quello che sto per scrivere in seguito, ma era bello dirlo perché fondamentalmente volevo piazzare nel testo un falso refuso del tipo “Salvo Mandrax”, tanto per far saltare i nervi all'eventuale lettore - e poi perché per far sparire quell'iPad abbiamo assoldato un paio di ragazzini che lo hanno rubato per noi in cambio di una manciata di pillole Mandrax, di quelle che usavano gli Hells Angels degli anni d'oro prima di sfasciare città intere e bastonate neri e comunisti.

Gli Hells Angels (o Hell's Angels, non l'ho mai capito – Wikipedia a riguardo è molto ambigua) degli anni d'oro del grande Real, dicevo. Gli Hells Angels oggi sono un po' in declino ma fondamentalmente si sono un po' tutti iscritti al Movimento 5 Stelle in nome di varie teorie complottiste a cazzo (tipo scie chimiche e Haarp, per intenderci)(non è vero che sono iscritti al Movimento 5 Stelle, l'ho scritto solo per perculare Peppe Grillo)(che schifo il verbo “perculare”, ma l'ha inventato Fiorello dunque lo uso)(un saluto a Fiorello)(ciao Fiore, ti vogliamo in botta di coca come quando conducevi il Karaoke nel 1992) e soprattutto sono stati ingaggiati da Povia per curare il servizio d'ordine dei suoi concerti. Ho perso il filo del discorso e mi gira la testa, ma la cosa importante - la cosa che fa incazzare parecchio – è che Povia sta facendo un tour trionfale in tutta Italia che ha date solo al Sud (ricordiamo che il Sud musicalmente parlando è fermo al 1997 circa ed ai festival estivi suonano ancora i 24 Grana, i Casino Royale feat. la salma di Giuliano Ibrahim Palma, i 99 Posse feat. la salma di Luca O'Zulù Persico, i Linea 77 feat. la salma del nu metal come genere musicale di tendenza e financo gli Almamegretta feat. Raiz che si è convertito alla religione ebraica, ha cambiato il suo nome in RaiSS, va in giro con la kippah e non suona più di sabato. Se scrivessi che la musica degli Almamegretta ti gasa verrei arrestato e dunque non lo scrivo anche perché gli Almamegretta mi hanno sempre fatto cacare parecchio) e nessuna data al Nord, tantomeno in Emilia Romagna (sto parlando di Povia, ma potrei parlare anche degli Almamegretta tanto sto scrivendo cazzate naziste a caso ed un po' mi vergogno pure. Scherzo, il mio guilty pleasure sono le parentesi e non il nazismo o l'intolleranza in generale) o al limite in Veneto/bassa Lombardia che è comodamente raggiungibile in auto in un'ora al massimo e ti dà pure la scusa per ascoltare dischi durante il tragitto.

Chissà come deve essere seguire Povia dal vivo. Sul suo account Facebook di culto totale pubblica, tra le altre cose, foto in cui fa stage diving o alza cartelloni da bimbominkia e sarei curioso di essere presente, di assistere allo spettacolo, di documentare, di fare foto con l'iPad rubato al figlio di Salvo Mandrax ma soprattutto di contestare Povia perché (dico la prima cosa che mi viene in mente) la sua teoria secondo la quale dovremmo tornare alla Lira è una cagata pazzesca. Poi magari il servizio d'ordine degli Hells Angels mi gonfierebbe di botte, ma vuoi mettere la soddisfazione di far notare a Povia che tornando alla Lira l'Italia potrebbe competere solo con Montenegro et altri piccoli paesi dell'Est-Europa? Vuoi mettere dirgli che se diventassimo come il Montenegro lui potrebbe finalmente trovare un pubblico estero che se lo caga, quello del Montenegro? Sicuramente Povia griderebbe “Amaro Montenegro sapore negro!” perché manco sa dove si trova il Montenegro e mi farebbe assalire dai suoi Hells Angels, ma il dato di fatto è che Povia gioca a fare il cantante “scomodo” (le virgolette non sono casuali, perché non è scomodo per nulla e non è colpa mia Povia è così. Probabilmente i comunisti l'hanno molestato da piccolo ed ora ne paghiamo noi le conseguenze. Povia era gay ma adesso sta con lei – lei nel senso della bamba? Di una donna? Di una trans? Della musica, come cantavano gli O.R.O. poi coverizzati da Bocelli? Di Bocelli? Boh) perché sta alla canna del gas (se scrivessi che la musica degli Almamegretta ti gasa verrei arrestato e dunque non lo scrivo anche perché gli Almamegretta mi hanno sempre fatto cacare parecchio, ed oltretutto sto parlando di Povia ma potrei parlare anche degli Almamegretta tanto sto scrivendo cazzate naziste a caso ed un po' mi vergogno pure. Scherzo, il mio guilty pleasure sono le parentesi e non il nazismo o l'intolleranza in generale).

Fermi tutti: Povia nel 2006 ha vinto il Festival di Sanremo ed io non me lo ricordavo nemmeno. Cade tutto il discorso fatto su di lui in precedenza – anzi no, perché nel 2006 al Festival di Sanremo sono arrivati secondi i Nomadi. I Nomadi, cazzo. I Nomadi! Porca puttana i Nomadi nel 2006, figuriamoci nel 2013! - ed entra improvvisamente in scena il fatto che se tanto mi dà tanto ha più senso credere a ciò che viene detto durante fantasmagoriche televendite delle padelle Stonewell che a ciò che afferma ultimamente Povia. Che poi l'originale sono le Stoneline vendute su Qvc mentre le Stonewell sono un tarocco made in P.R.C. (Siamo italiani! Non compriamo merce cinese! – dice Povia, dall'alto dei suoi capelli protesizzati made in P.R.C. comprati su Qvc a sua insaputa), ma sempre di mesotelioma stiamo parlando e dunque tanta differenza non c'è. Bella annata il 2006, comunque: elezioni vinte da Prodi, Berlusconi che muore (quella che si vede attualmente è la sua salma portata in giro da Gasparri e Cicchitto come Bernie Lomax di Weekend con il morto. O sono Capezzone e Lupi a portarla in giro? Non so, ma sempre di mesotelioma stiamo parlando e dunque tanta differenza non c'è), la nazionale di calcio che vince i mondiali in Germania e Povia che vince Sanremo davanti ai Nomadi – o davanti alla cover band dei Nomadi, tanto è uguale. Bella annata anche il 2013, con Povia che per far parlare di sé scrive cazzate nazionaliste su Facebook e riesce a far parlare di sé solo i propri follower (neanche tutti, tra l'altro – la maggior parte non dicono nulla, sono la maggioranza silenziosa che ride di lui) mentre Vasco Rossi riesce ancora a riempire gli stadi con un suo tour (sempre di mesotelioma stiamo parlando e dunque tanta differenza non c'è), con tanto di gente accampata giorni prima fuori dallo stadio Dall'Ara oppure gente che fa la fila per farsi fotografare davanti al Roxy Bar ostruendomi il passaggio e facendomi incazzare tantissimo perché io sono uno che lavora & produce e loro no. Ecco, in un mondo più giusto Povia riempirebbe gli stadi – ma in un altro senso, li riempirebbe come facevano i peggiori dittatori sudamericani negli anni d'oro del grande Real – e Vasco posterebbe su Facebook cose da bimbominkia (lo ha già fatto tra l'altro, mentre era in ospedale e/o in convalescenza e/o in rehab – ed i risultati sono stati esilaranti. Parevano quasi televendite Stoneline, mancava solo il presentatore con il parrucchino e gli elementi c'erano tutti. Il mesotelioma c'era eccome, tranquillo...) senza che nessuno se lo fili di striscio o si accampi giorni prima per assistere ad un suo concerto. Tra l'altro ho l'impressione che a Bologna ci siano stati più furti nei negozi in questi giorni di tappa del tour di Vasco che in tutto il resto dell'anno, ma non ho elementi certi per affermarlo e dunque non lo affermo – anche perché non sono uno sbirro e poi sto divagando pesantemente. Torniamo all'argomento principale che è meglio, come diceva il contractor Quattrocchi dei Puffi prima di venire giustiziato in Iraq.

Bella annata il 2006: Vasco Rossi che muore (quella che si vede attualmente è la sua salma portata in giro da Gasparri e Cicchitto come Bernie Lomax di Weekend con il morto. O sono Capezzone e Lupi a portarla in giro? Non so, ma sempre di mesotelioma stiamo parlando e dunque tanta differenza non c'è), Fausto Bertinotti che viene eletto Presidente della Camera, Povia che vince il Festival di Sanremo, i Nomadi che arrivano secondi al Festival di Sanremo, Anna Tatangelo che arriva terza, Riccardo Maffoni che arriva quarto. Chi era Riccardo Maffoni? Non lo so, ma so solo che se Povia fosse stato dimenticato nello stesso modo in cui è stato dimenticato Maffoni non potremmo trollarlo per le cose che posta su Facebook (che, per la cronaca, fanno sembrare Peppe Grillo che fa propaganda alla Biowashball un gigante della scienza e della tecnica). Se va avanti così Povia diventa l'alternativa più credibile alla salma di Berlusconi come guida politico-spirituale del Pdl, sul serio. Mi chiedo solo se Giuliano Ferrara organizzerà manifestazioni di piazza chiamate Siamo tutti puttane il giorno in cui Povia verrà preso di mira dalle Toghe Rosse – o dai Nomadi, che ancora ce l'hanno con lui perché ha vinto Sanremo '06 e loro sono arrivati secondi.



(Ill Bill Laimbeer prende il Ciao Piaggio con la sito perchè suo papà è l'unica elaborazione che gli permette, sgasa, si fa rubare il Ciao da un bambino napoletano davanti all'Oratorio a Copparo, lo minaccia, viene fuori il padre, lo minaccia con una pistola scarica, rimane a casa al Lido Degli Estensi in via Delle Betulle ora rinominata Via Agente Betulla, barricato a scrivere questo post)

Lo confesso: abbiamo sparato noi a Regan, per attirare l'attenzione di Joe D. Foster quello degli Ignite palestratissimo che si chiama veramente così e che fa il ballerino di Madonna. Abbiamo dato noi la statuetta del Duomo di Milano a Massimo Tartaglia, il trepiede a Roby Del Nero, il lardo a quel sacco di merda di Giuliano Ferrara perchè siamo delle prostitute e come diceva Ted Di Biase “The Milion Dollar Man” ogni uomo al suo prezzo, noi abbiamo il nostro che è molto basso e facciamo gli agenti provocatori della strategia della pensione, lo facciamo per la gag e andiamo a scrivere su Libero sotto falso nome (Don Tomasino Bruschetta ad esempio). Ci piace la gag e ci assentiamo dal blog per mesi perchè Giuliano Ferrara ci paga, ci fa fare i questionari falsi da distribuire davanti alla Berco di Copparo perchè Giuliano pensa che sia come la FIAT nel 1977 a Torino.
Avevamo promesso che avremo pestato Paola e Chiara e alla fine ci hanno pensato loro che si ritirano hanno detto, avevamo promesso che ci saremo masturbati dentro una bara e ci ha pensato Mastrota in una televendita di sigarette elettroniche. Che tra l'altro abbiamo firmato un contratto con Il Foglio per la gag e anche perchè ci han detto che avremo avuto la nostra bella marca di sigarette elettroniche al gusto di sott'olio di Peperlizia Ponti, quando faceva la pubblicità Isaac George quello che al Drive In faceva la gag “Cous Cous Klan ricco, mi ci ficco”, quello che nei ragazzi della 3C faceva il servo di casa al Cumenda, quello che dimostra che si stava meglio negli anni '80 dei '90 perchè poi è arrivato Idris quello di quelli che il calcio.
Anche i Depeche Mode avranno le loro sigarette elettroniche tra l'altro, loro e Vinicio Capposela, Zulù avrà il crack elettronico ma questa è un'altra storia, come domandarsi ad esempio perchè i fans di Jovanotti lo chiamano “Lorenzo”, quelli di Capposela “Vinicio”, quelli dei Depeche Mode “Depeche”, quelli che gli piace il calcio dicono ad esempio “noi della Giuventus” e via dicendo, lo abbiamo già detto che è un altro discorso.
Comunque l'abbiamo detto, ci assentiamo perchè andiamo in giro a far scorribande controinformative, controrivoluzionarie, siamo tutti puttane e giriamo con la maglia del Pop Group con su scritto così e ci accusano di sessismo e di essere i mandanti morali, i Toni Negri (che non puoi dire negri e dire che Povia è interessante che subito uno grida al great gombloddoh, che ricordiamo nel great gombloddoh c'era uno dei Prozac + quindi tutto torna). Siamo un po' come il falso pubblico del Karaoke di Fiorello che c'era Laura Pausini e a Copparo quando Fiorello è venuto a Copparo c'era Ninì Zironi, uno tipo il cantante locale che una volta ha tirato delle raglie con Patty Rude Pravo (anzi, PATTI BRAVO) e da lì si è comprato un pub con Den Harrow (che lo ricordiamo perchè aveva rubato i cestini all'Isola dei famosi) a Baura, sulla Via Copparo, negli anni 90 quando andavano i Pub. I Pub vanno ancora oggi ma sono fermi agli anni '90, ma questo è un altro discorso ancora. Comunque è solo un disco che gira e non è neanche in classifica, stiamo qui a parlare di Di Cataldo che ricordiamo anche qui in un altro reality dove giustamente Er Califfo gli aveva promesso na cortellata in petto, poi è morto, è non è un caso. Comunque anche io ho perso il filo del discorso ma d'altronde è la prima volta che Bobo Vieri mi invitava al suo compleanno e scrivere dopo 11 giorni e 11 notti (come il noto film copia di 9 settimane e mezzo di Joe D'Amato) aiuti. Così come non aiuta guardarsi i filmati di Mastrota mischiati ai post di Povia mischiati ai video di un gruppo di Roma che si chiama CADEO e che esiste veramente (http://cadeo.bandcamp.com/) mentre si scrive da una casa sul viale al Lido Degli Estensi e davanti ci abita quello dei Vernice che ricordiamolo sono di Ferrara e in un video c'era la gelataia del mio paese ma quella è un'altra storia, ora dovemo svortà e non possiamo prendere il gelato, che è un'altra storia che in Amore Tossico c'era il papà di Inoki Ness mentre il papà dei Club Dogo è Massimo Fini e non è una leggenda urbana o comunque quella borghesia salottiera milanese, ci siam capiti dove voglio andare a parare che poi finisci come la moglie di Giorgio Gabber mafia, tanto vale allora vendersi, altrochè dibattiti sulla copertina di XL con i parenti di Sergio Staino e Manuel Agnelli (che è ovviamente parente di Susana Agnelli che ieri ho visto a Techetè che era ospite da Maurzio Costanzo con Rino Gaetano che la dissava cantando nun te reaggae più).
Dicevamo Giuliano Salman no? Dicevamo che meriterebbe una fatwa come il cugino Salman Rusdhie? Dicevamo di Zulù menato dai fasci per una questione di diritti d'autore (“regolamenti di conti a sinistra”, come ebbe a dire Berlusconi quando ammazzarono Mike D'Antona, che poi fu riesumato e venduto come allenatore a New York dove ebbe scarso successo per lo scarso feeling con melo anthony, o era Los Angeles e parlavamo di Kobe Bryant?). Comunque ecco, Zulù l'hanno menato i 99 fosse, un gruppo cover dei 99 posse, perchè non era stato accreditato come gruppo ufficiale di cover per poter andare a suonare alla festa della Birra di Ambrogio (Fogar, si intende), dove la sera dopo avrebbe suonato Massimo Di Cataldo, poi un gruppo cover di Vasco, poi uno dei Depeche, poi uno del Liga (ma perchè lo chiamano Liga? Ma perchè piaceva al Mucchio Selvaggio il giornale intendo? Perchè il Mucchio Selvaggio metteva Bruce Springsteen in copertina e non i Nomadi che tanto è la stessa solfa? Perchè il fratello di Ligabue fa i concerti negli Ipercoop insieme a Paola Maugeri spiegando che fanno i concerti con le dinamo a impatto zero e quelle robe lì di sinsitra radical chic?).
Comunque abbiamo visto Giuliano Salma and the ballbreakers alla notte rosa a Lidl delle Nazioni, mentre ci picchiavamo con dei milanesi per una mera questione campanlisitca e di donne e bici rubate. Ci avevano detto che dovevan suonare gli AlmaNegretta ma il nome era razzista, anche se Raiss era di sabato e non avrebbe suonato di sabato.
In tutto ciò non nominiamo nemmeno Povia, se non per dire che lo abbiamo scoperto noi e infatti segue Spadrillas anche se non lo linka sulla sua pagina facebook. Lavoriamo assieme, siamo i suoi spin doctors, perchè siamo tutti puttante. Le gag sulla Kyenge le abbiamo fatto noi, ispirati appunto da Isaac George. Ma torniamo all'argomento principale, che è il fatto che per noi la storia si ferma al 2006, quando i Nomadi arrivarono secondi dopo Povia al Festival di SanRemo grazie all'esilarante gag delle ceneri di Augusto Daolio sniffate da Beppe Carletti fino a perdere il controllo degli sfinteri. Innanzitutto diciamo che questa più o meno era una gag copiata dai Monthy Pyton quando Terry Schiavo, anzi, Terry Gilliam fece cascare le ceneri di Graham Champan e quindi vabè, solo in Italia si può copiare una gag dei Monthy Pyton e non essere colti in fragrante nemmeno dell'era del 2.0 dove una certa sinistra lincia mediaticamente Luttazzi non si è capito bene perchè e invece i Nomadi sono intoccabili anche se plagiano i Monty Python. Come se non bastasse averli visti doppiati da Martufello e da quelli del Bagaglino porco dio.
Comunque: l'operazione Povia-Nomadi è come un patto Ribbentrop-Molotov, sdoganate le categorie destra e sinistra, morto Vasco Rossi se ne fa un altro (nel senso di “farsi” ovviamente).
Ora aspettiamo pure che invadano la Polonia o casa di Povia, che è un po' come la Polonia nel '39.
Se va avanti così ovia diventa l'alternativa più credibile alla salma di Berlusconi come guida politico-spirituale del Pdl, sul serio. Mi chiedo solo quando il nostro datore di lavoro Giuliano Ferrara organizzerà manifestazioni di piazza chiamate Siamo tutti puttane il giorno in cui Povia verrà preso di mira dalle Toghe Rosse – o dai Nomadi, che ancora ce l'hanno con lui perché ha vinto Sanremo '06 e loro sono arrivati secondi.
Noi comunque, saremo lì, come dei Roberto Sandalo (non a caso un cognome da Compagnia Delle Indie) pronti a passare da Prima Linea alla Guardia Padana tirando dei gran raudi per il gusto della gag.

venerdì 4 gennaio 2013

IL RITORNO DI SPADRILLAS: è il pubblico che ce lo chiede, è Matteo Renzi che ce lo impone. Il disco nuovo di Guccini, la sua svolta cinghiamattanza.















(Accento Svedese se sfila la cinta e inizia la danza)

La prima volta che ho sentito L'Ultima Thule (il nuovo album di Francesco Guccini, l'album con il quale Francesco Guccini si ritira dalle scene, un album assolutamente uguale agli altri album di Francesco Guccini che fingo di conoscere alla perfezione ma in realtà non ho mai ascoltato) è stata mentre ero in coda per votare Matteo Renzi alle primarie del PD utilizzando una mail farlocca. È partita la canzone che dà il titolo (non posso scrivere title track ma è come se lo avessi fatto) ed io ho detto: “Toh, un'altra canzone di Guccini uguale alle altre!” e poi: “Mah, non è poi che io conosca così bene Guccini da dire che la canzone è uguale alle altre. Quando ero in prima superiore al noleggio cd ho preso Parnassius Guccinii, l'ho copiato su cassetta ma non l'ho ascoltato manco una volta” ed infine: “L'Ultima Thule?!? Ma che cazzo vor dì?”, ed ho votato Renzi per rottamare una certa sinistra che si crede superiore intellettualmente e moralmente al resto della sinistra, alla destra, al centro e pure a Francesco Rutelli che è un caso a parte. Poi me ne sono andato a casa, fra una bestemmia di un anziano che giocava a briscola nel circolo sede del seggio ed un'altra bestemmia dopo goal del Genoa (ma poteva essere anche il Cagliari, o il Bologna – io non capisco un cazzo di calcio come non capisco un cazzo di musica, ma mi arrogo il diritto/dovere di scrivere di entrambe le cose e tant'é) contro l'Inter (ma poteva essere anche l'Atalanta o addirittura il Pisa – vedi sopra), pieno di dubbi e soprattutto convinto di non aver rottamato nessuno.

Poi, giunto a casa, ho continuato a chiedermi: “L'Ultima Thule?!? Ma che cazzo vor dì?”, e dopo un'ora di agghiacciante monologo interiore fatto di domande o risposte, parentesi aperte e chiuse a caso, punteggiatura messa alla cazzo e nessuna conoscenza riguardo a formattazione di un testo scritto al computer et similia ci sono finalmente arrivato: il nuovo album di Francesco Guccini, l'album con il quale Francesco Guccini si ritira dalle scene, un album assolutamente uguale agli altri album di Francesco Guccini che fingo di conoscere alla perfezione ma in realtà non ho mai ascoltato (mi sono rotto il cazzo di scrivere “album di Guccini, dunque la smetto di fare copiaincolla a caso) si chiama come una band nazi-hc svedese. Da non crederci. Ma lo sapeva Guccini prima di scegliere un titolo del genere oppure no? E quando l'ha saputo ha fatto finta di nulla perché è ormai a fine carriera o é corso invano in tipografia per bloccare la stampa delle copertine? È un caso oppure l'ha fatto apposta? È sempre stato nazi e non ha mai avuto il coraggio di dircelo oppure è stata una svolta a 360°, di quelle che un bello guaglione come Francesco Rutelli non avrebbe mai il fegato di fare? E i fuorisede che ascoltano solo Bob Marley, i Modena City Ramblers e Francesco Guccini e fingono di studiare a spese del padre avvocato o commercialista cosa ne pensano? Ed infine/e soprattutto, chi è rimasto mentalmente fermo negli anni tra il 1965 ed il 1975 come Assante e Castaldo che ne pensa? (Già, che ne pensano Assante e Castaldo? Li ho visti ospiti al programma di Fabio Valium Fazio un lunedì sera a caso - tra l'altro nella stessa puntata in cui era ospite Guccini. Parlavano dei Beatles e non ho capito che ne pensavano del fatto che Guccini ha chiamato un disco col nome di una nazi-hc band svedese. Ma che film la vita, tutta una tirata – in questa frase tra parentesi ho sbagliato apposta un paio di tempi verbali). Boh, non so rispondere. Nessuno può rispondere, nessuno ci prova. Provo a verificare su Focus perché Focus ha una risposta a tutti i quesiti e magari mi chiarisco definitivamente le idee.

Ora, una mia personale svolta a 360° (scrivo per la seconda volta “svolta a 360° anche se non dovrei – era solo per poi potermi scusare per il bisticcio di parole volta-svolta. Mars Volta, Volta il disco di Bjork, Voltron il robot dei cartoni animati anni ottanta ed un sacco di altre cose che ho in mente ma che non riporto altrimenti perdo il filo del discorso): nel '93 ho noleggiato Parnassius Guccinii al noleggio cd nel quale mi recavo abitualmente, gestito da un tipo che di punto in bianco ha chiuso l'attività ed è sparito nel nulla, salvo poi ricomparire sullo schermo del mio televisore come figurante in una puntata di Forum, invecchiato di qualche anno ma pur sempre totalmente inetto nel campo socio-musicale (storie vere, sia quella di Forum che quella dell'inettitudine). L'ho copiato su una cassetta al cromo da novanta minuti - sul lato A Guccini / sul lato B un best of di Bryan Adams - come si faceva all'epoca per ottimizzare spazi e tempi. La cassetta non l'ho mai ascoltata, l'ho cancellata qualche settimana dopo per registrarci sopra un paio di puntate del Deejay Time di Albertino e soprattutto una puntata di Cordialmente pista di lancio con Elio e Le Storie Tese nella quale Mangoni cantava nel suo karaoke-delirio Canzone per un'amica di Francesco Guccini (o era dei Nomadi? o era di entrambi? O magari della cover band ufficiale dei Nomadi, ossia i Nomadi stessi? Non ho voglia di verificare in rete, prendo per buona questa proiezione della mia mente). Se avessi avuto a disposizione il masterizzatore non sarebbe mai successo, se avessi avuto internet e possibilità di scaricare dischi men che meno – ma non avevo manco il pc ed il problema non si pone proprio. Tra l'altro, qualche anno dopo insieme ad alcuni miei amici ho inciso artigianalmente una esplosiva karaoke-version di Canzone per un'amica, architettata per pigliare per il culo un nostro amico caduto da poco in motorino e cantata su una di quelle terrificati basi midi da pianobar che imperavano negli anni novanta (e probabilmente imperano ancora, visto che quel uno dei miei compagni di avventura all'epoca faceva pianobar ed oggi è diventato famoso e si esibisce pure a Cantando Ballando su Canale Italia). Ecco, questo spiega tante cose – fra cui forse anche la conversione politica di Francesco Guccini e la sua decisione di dedicare un disco ad una oscura nazi-hc band svedese, in barba al suo pubblico fedele manco fosse Giovanni Lindo Ferretti che può passare dal socialismo reale applicato a Papa Ratzinger ed i suoi concerti all'Estragon di Bologna registrano sempre il tutto esaurito. O, ben più probabilmente, non spiega un bel nulla ed è solo citata a sproposito perché dopo le duemila battute sono pagato a cottimo e devo impiegare più spazio possibile per pagare i miei vizi e i miei sfizi. Che legame c'è tra Guccini ed una oscura nazi -hc band svedese? Il produttore, che in entrambi i casi è Andrea Insabato – ma questo è un altro discorso che non sto qui ad approfondire anche perché ora lo farà qualcun altro.


(Ill Bill Laimbeer prende bene la mira: il cuoio nell'aria sta ufficializzando le qualità della danza: CINGHIAMATTANZA)

Ritirata strategica camerati: con l'Ultima Thule (che non ho neanche voglia di controllare se si scrive così) il Massimo Morsello di una certa sinistra decide di salutare romanamente e andare finalmente in pensione. Potremmo insomma definirla una ritirata strategica travestita strategia della pensione. Queste le scarne note di copertina, fatte presentare forzatamente a quel Patrizio Peci di Vincenzo Mollica (finalmente processato dal Tribunale del Popolo rappresentato da Lino Toffolo; note di copertina scritte tra l'altro 30 anni fa, ma tanto è lo stesso, li eravamo e lì siamo rimasti): “Gli ultimi avvenimenti hanno mostrato come siano mutati i termini dello scontro di classe nel nostro paese. Bisogna prendere atto che una fase si è chiusa, e a chiuderla è stata la borghesia imperialista. Il compito che si pone oggi ai rivoluzionari è imparare dalle sconfitte per condurre in modo vittorioso la guerra di classe nelle metropoli vero centro dell’attacco della controrivoluzione”. Dopo essermi domandato “Ma che cazzo vor dì?” sono andato a Votare Tabacci alle primarie fingendomi Antani, anzi, fingendomi Pantani e dunque pretendendo di votare al seggio Residence Le Rose.
Ma torniamo all'ultimo lavoro di Francesco Guccini il Morsello rosso dichiara finalmente, con almeno 30 anni di ritardo di avere esaurito le idee indica il Sendero Luminoso ad una certa sinistra da salotto, quella che puzza di sigaro e con più forfora che fosforo: trasferire il salotto a Casa Pound per sparigliare le carte cagando sul tappetto bello sapendo che tra l'altro le carte sono state con la macchina da scrivere di Giampiero Mughini. Giusva Fioravanti l'aveva detto anche lui una trentina d'anni fa con la sua teoria degli opposti estremismi teorizzata con Francesco Salvi (la c.d teoria ESTREMISMO SENZA LIMITISMO. Se non ci credete immaginatevi a chi era indirizzata la frase “Mi hanno detto c'hai una voce che fa colpo infatti m'hanno sparato” se non a Patrizio Peci) nel backstage del Drive In. L'avevano detto pure I Niù Tennici (o erano i Pitura Freska stando a questo fan dei Gem Boy,:http://canzoni-divertenti.blogspot.it/2010/10/pitura-freska-affitta-una-ferrari.html), veri frati mitra dell'epoca delle Posse che Guccini prima o poi si sarebbe stufato della sua 127 Rossa e si sarebbe affittato una Ferrari. Salutiamo quindi romanamente questo album con cui Guccini si toglie strategicamente dalle balle trasferendosi da Via Paolo Fabbri 43 Civico 88, più vicino a Casa Pound Bologna: e per chi ha dubbi sulla sua svolta chiedetevi il perchè a me nel 1999 mi ha denunciato perchè con la mia morosa fuorisede dell'epoca universitaria gli suonavo il campanello e scappavo e invece quelli di Casa Pound non li denuncia nonostante loro sanno benissimo che abita in quella via e a quel numero civico a due passi d'oca da loro. Chidetevi il perchè diocane, che poi avete un bel dire poi a sbeffeggiare Chicoria del Truceklan perchè a vostro dire si faceva la spia nei suoi testi, che lui comunque si è fatto 3 anni ar gabbio e Guccini invece è a piede libero (anzi a Sandalo libero, intesto come Roberto Sandalo detto Robi Il Pazzo, quello che insomma si è venduto Prima Linea e poi è stato sbattuto fuori dalla Milizia Padana di Borghezio quindi si è arruolato nella Jihad Islamica perchè ha saputo che la bomba di Bin Laden era più potente del Pallone di Maradona).
Ma torniamo a parlare di musica, chiarendo che come al solito l'ultima roba di Guccini che ho preso è stato anche per me il cd tipo nel 1994 di Parnassius Guccinii che avevo rubato in un noleggio di cd abusivo gestito da un socio dei Fratelli Savi (True Story), assieme a un cd dei Velvet Undergound credendo che facessero Underground nel senso di musica House. E anche in quel caso non l'avevo ascoltato. Questo noleggio di cd ti faceva firmare una promessa di vendita del cd, tu te lo portavi a casa te lo registravi nel lato a o b di una TDK da 90 e lo riportavi indietro. Poi il noleggio di cd è stato dato alle fiamme da degli slavi, ma questa è un'altra storia. Torniamo a parlare di musica: questo ultimo album di Guccini dicevamo, come suona? Come se Dente fosse andato a suonare nei Dente di Lupo potrei dire. Come se Povia fosse diventato il secondo cantante dei Gesta Fallica. Come se i Porco 69 facessero una colonna sonora per Myazaki diventando Porco Rosso 69. Come sei Paviglianiti fosse andato a suonare nei Civico 88 a casa di Guccini ubriaco come al solito, cambiando nome al gruppo in Cinico 88. Come se gli Hate For Breakfast facessero colazione da Tiffany. Come se il blocco studentesco avesse un blocco intestinale in blocco. Come se Isaac George quello del Drive In andasse coi Sumbu Brothers a menare fortissmio Idris quello di Quelli Che Il Calcio. Come se Rutelli cantasse coi Pop Will Eat Itself Touched by the hand of Cicciolina. Come se Taricone rappasse con Tarik1. Come se la Formula 3 andasse in Terza Posizione. E via di questo passo, potrei continuare per due pagine. Producono A 6 mano Andrea Insabato, Antonio Sabato quello che giocava nell'Inter e l'attore Antonio Sabàto tutti e tre presenti nella foto gallery del pezzo.
Ecco, questo spiega tante cose – fra cui forse anche la conversione politica di Francesco Guccini e la sua decisione di chiudere col botto convergendo laddove è arrivata prima di lui 30 anni prima una certa destra, in barba al suo pubblico fedele manco fosse Giovanni Lindo Ferretti che può passare dal socialismo reale applicato a Papa Ratzinger ed i suoi concerti all'Estragon di Bologna registrano sempre il tutto esaurito grazie agli over 40 e ai fuorisede. O, ben più probabilmente supercazzola: dopo le duemila battute sono pagato a cottimo e devo impiegare più spazio possibile per pagare i miei vizi e i miei sfizi.
Ciao Francesco non ci mancherai perchè tanto ci penserà Beppe Carletti a mettere su una tribute band ufficiale di Francesco Guccini che diventerà così la miglior cover band di sé stessa. In barba alla querela che Beppe Carletti ci ha fatto perchè dopo la morte di Augusto Pinochet Daolio dichiarammo nel blog “I Nomadi sono la miglior cover band di loro sé stessi”: tanto basta che se ne parli che è tutta pubblicità per il blog.