domenica 27 febbraio 2011
Equipollenza tra Red Bull e Fake Bull: verità o leggenda metropolitana?
Ho perso l'intera tredicesima (e quasi tutto lo stipendio di gennaio, particolare da non sottovalutare) giocando al videopoker ed ora c'ho le pezze al culo. Sono disperato, sono talmente alla frutta che tra le altre cose non posso più nemmeno permettermi di comprare la Red Bull e devo per forza ricorrere a loschi surrogati in vendita al discount chiamati Energy Boost. A volte gli scherzi del destino ti portano anche a grossi sacrifici come questo, sacrifici che poi in realtà nascondono scoperte interessanti ed inattese prese di coscienza.
Sia chiaro, sono felice ma all'inizio è stata molto dura. La Energy Boost non è un tarocco, è di più: è un tarocco creativo, sublime, quasi poetico. Ha una confezione terribilmente simile al quella dell'originale (il blu è più scuro, ma è solo un piccolo dettaglio che nulla aggiunge e nulla toglie al risultato finale) ed un logo costituito da un pitbull rosso che vorrebbe disperatamente essere uno dei tori del marchio della RedBull ma non ce la fa proprio. Il sapore non è lo stesso ma in fondo è molto simile e risulta addirittura estremamente gradevole anche se un retrogusto tipo quello della colla Uhu-Stick che si leccava alle scuole elementari potrebbe infastidire i palati più fini. Il colore è assai strano, l'odore pure ma non fa nulla e la composizione chimica è incerta - nel senso che nelle informazioni riportate sul retro è indicato che c'è la taurina e c'è tanta caffeina, ma potrebbe anche darsi che la taurina utilizzata sia stata procurata chissà come (e chissà dove) e che la caffeina sia ottenuta da fondi del caffè e cose così – e non si sa quali potrebbero essere gli effetti a lungo termine dati da un consumo smodato della bevanda (se per questo non si sanno neanche per la Red Bull, ma almeno dietro ci sta una parvenza di sperimentazione e ricerca, checché ne dicano le malelingue). Sembra addirittura più potente della Red Bull e ti dà una scarica iniziale e la botta si prolunga per diverse ore, ma in fondo è uguale perché sicuramente la fanno con i suoi scarti di produzione.
La differenza tra le due bevande in definitiva la fa il prestigio sociale. Se esci e ti bevi una Red Bull fai un gesto ormai comune e probabilmente finisci pure per risultare un tipo ordinario, mentre se esci e ti bevi una Energy Boost portata da casa almeno fai ridere la gente. Guardano la lattina e ridono, pensano che tu abbia le pezze al culo e ridono, pensano che tu sia un tipo bizzarro e ridono, però intanto ti considerano, acquisti punti ed il tuo prestigio sociale sale alle stelle. Stai sicuro che parleranno di te, e se sei single potrai avere l'opportunità che aspetti da tempo (mentre se sei fidanzato la stima della tua compagna/del tuo compagno aumenterà parecchio, per non parlare dell'autostima se sei un incallito segaiuolo). Bere una Energy Boost è quasi un gesto politico (sempre che la politica abbia ancora un senso nel 2011 in Italia), una dichiarazione di indipendenza, una affermazione del proprio io e della propria personalità, bere Energy Boost è distinzione dalla massa e sprezzo delle convenzioni e delle regole scritte ed orali. Sei te stesso e non ti curi degli altri ma nello stesso tempo te ne freghi della tua salute (e quindi di te stesso) e attiri l'attenzione degli altri. Sembra incredibile ma bere Energy Boost è tutto questo e molto altro. Quasi un miracolo, un miracolo al costo di 50 eurocent in offerta al discount.
(Ill Laimbeer takes the m-f boost)
Per dire quanto la boost è leggendaria come I templari: se cerchi so google “boost+ld” ti viene fuori una roba da autotunning che tra l’altro ho letto meglio il prodotto ed è una roba per colorare il tuo acquario come una macchina da autotunning. Tipo mangiarsi una trekking light, quella roba che ti davano col cambio d’olio. Ecco non è un caso nemmeno questo: l’energy drink che noi di Spadrillas, con spregio del pericolo (d’altronde siamo gli ultimi dei boyscout e Rischio è il nostro secondo nome) abbiamo provato per voi giovedì prima di una partita di basket e venerdì prima di un dj set di Felisatti Tosino e Accento Svedese in cui due delle Pocahaunted bevendola si sono ricongiunte con lo spirito di Enzo Braschi che ora è un capo indiano e hanno fatto poi la fine di Sandy Balestra e Sidonie Lamour. Fate conto che se poi non capite niente di quello che stiamo scrivendo è perché non ci è ancora andata giù: anzi, i ragazzini che poi se la sono bevuta con noi hanno pisciato sul jet-set dell’indie italico e internazionale e hanno squattato la cucina di zuni tentando di friggere il power drink che noi endorsiamo sulle padelline, come della ketavet. Se digiti foto e boost+ld ti compare la ruota della fortuna con Ylenia Carrisi, Milly D’Abbraccio e Mike Bongiorno e Bufalo di Romanzo Criminale. E anche in questo caso non è un caso. Mio cugino l’ha bevuta una volta ed è morto per 2 minuti. Insomma: la boost dell’ld per berla e digerirla ci vuole l’intervento divino. Il colore è tipo olio di macchina, il prezzo 50 cent. Venerdì avevo allenamento a Copparo e me la sono smezzata con un mio compagno che di solito beve quella del lidl (che la fanno a Verona, mentre questa la fanno in Austria: è più di una sicurezza che sta roba se la usavano durante la Repubblica di Salò o quando hanno decretato l’Anschluss): le gambe mi han preso a fare come se le mie and1 fossero diventate le scarpe di Enrico Montesano in Culo e Camicia. E anche questo non è un caso, il grand soleil è l’unica cosa chimica come questo energy drink che nun se batte, dentro oltre a caffeina e taurina c’è della roba di cui fino a giovedì ignoravo l’esistenza tipo l’inositolo, la niacina e l’acido pantotecnico (sicuramene ha a che fare con degli scarti di mine da disegno o con la Panto, che era sponsor di Colpo Grosso): insomma la boost è il megafono liquido di una generazione sull’orlo di una crisi di nervi che uscita dal Ser.T chiede i soldi per il power drink, un iceberg emozionale (qualsiasi cosa queste frasi a caso significhino). Per il basket a Copparo e i dj set pericolosi è indicata perché dà allucinazioni che fanno comparire sul playground i Datura e Ricky Le Roi e in pista Tennis Rodman, Rick Mahorn e Jeff Ruland. Tra l’altro oltre a un pitbull rosso sembra anche un bulldog rosso, che è altrettanto geniale. Con il boost dell’LD le chiacchere stanno a zero: voi bevete pure vodka e redbull pagandola 10 euri, per noi è più forte delle bombe, è la bevanda di Tomba la Bomba quando gettava i prosciutti in valle andando a fare le sagre: altro che il down questo è l’up totale, è un boost da ogni botta un quintale. E’ una questione di attitudine insomma: ci giochiamo la reputazione nei playground e in pista endorsandola, ma sappiamo che questo è il ruolo delle avanguardie come Spadrillas. Bere la Boost è più di un gesto politico: è un gesta bellica. Anzi di più: è un gesta fallica. Sembra incredibile ma bere Energy Boost è tutto questo e molto altro. Quasi un miracolo, un miracolo al costo di 50 eurocent in offerta al discount.
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