venerdì 20 novembre 2009

Guilty Of Being Right: BAZZICAVO CILIEGIA E LA TDK ANCORA PRIMA CHE NASCESSE LA SCIENZA DOPPIA H








Son più o meno dodici mesi che mando mail ai tipi di Vice per chieder loro di scrivere per loro ma non succede nulla. Niente, non si degnano nemmeno di rispondere nonostante il materiale che sottopongo loro sia tutto di un certo livello (tra l'altro, anche se non lo dovrei dire è tutta roba interamente copiata da vecchi libri di Mughini – spero che il buon Giampiero non me ne voglia e lo prenda come un omaggio ad uno dei più grandi intellettuali italiani, visto che non ho un soldo e non posso pagargli i diritti d'autore). All'apparenza dietro questo ostracismo non c'è un motivo preciso (ho sempre cercato di fare pubblicità a Vice, ho spinto molti eventi da loro organizzati e soprattutto l'ho fatto gratis), ma riflettendoci sopra un attimo è facile capire perché non mi filano di striscio: perché non sono di Milano, con tutto ciò che ne consegue in termini socio-politico-culturali.

È semplice anche se è dura da accettare: se sei di Milano (anzi, se ti sei trasferito a Milano – visto che ormai i milanesi d.o.c. non esistono più) ti si aprono tutte le porte, se non lo sei ti prendono tutti a pesci in faccia. È un assioma di questi Anni Zero, è una situazione che negli ultimi anni ha tarpato le ali a tanti talenti in erba bruciando per sempre tutti i loro sogni e le loro speranze. Prendiamo il caso dei local heroes comacchiesi Lodo Basturk, due ragazzi che sapevano di vita vissuta, roba e fica e soprattutto che già nel 1994 suonavano la stessa identica electro tunz-tunz che oggi suonano i celeberrimi Bloody Beetroots. All'epoca non se li è filati nessuno perché erano di Comacchio ed erano cresciuti a penne in scooter e risse da calcio dilettantistico, ma se si fossero trasferiti a Milano ed avessero ottenuto il supporto della Diesel Jeans in luogo della meno famosa Metan Jeans (l'ormai defunta casa produttrice d'abbigliamento che li ha seguiti passo dopo passo nella loro breve carriera musicale) le cose per loro sarebbero andate molto, molto diversamente. Il loro unico parto discografico Two Boys, A Rape and Some Twisted Oscillators sarebbe sicuramente entrato nella storia della musica moderna, il sito-innominabile-che-si chiama-come-una-hit-anni-ottanta-di-Herbie-Hancock riconoscerebbe che Romborama è in tutto per tutto un plagio di quell'ineguagliato capolavoro e Bob Rifo sarebbe a fare l'operaio in Cina per conto della Diesel (ovviamente con lo stipendio di uno sfruttatissimo operaio tessile cinese). Ma era il 1994 e la gente non aveva ancora capito l'importanza di essere dislocati a Milano per poter garantire maggiore visibilità alle proprie produzioni artistico-letterarie. La gente arriva sempre tardi, soprattutto quando ha vissuto un 1994 da leoni.

E si torna sempre lì, al 1994. Vice in Italia non esisteva ancora, eppure questo mese (o lo scorso mese? o il prossimo? quando c'è Vice di mezzo si entra in un limbo temporale in cui a settembre esce il numero di ottobre, ad ottobre esce quello di novembre e a novembre esce un numero di quindici anni prima) la rivista è interamente dedicata al 1994 – con recensioni di dischi dell'epoca, interviste a personaggi caratteristici di quell'annata, presentazioni di capi d'abbigliamento-tipo ecc ecc. Tutto facendo finta di essere nel 1994, tutto forzando la mano fino ad ottenere una cosa più finta dei capelli di André Agassi pre-calvizie. Il risultato è talmente grottesco che sono praticamente certo che chi si è messo alla tastiera ed ha vergato gli articoli che compongono il numero della rivista in questione abbia (per ragioni anagrafiche, di ceto sociale o di impostazione culturale) vissuto il 1994 in posizioni di retroguardia, senza maturare quel bagaglio di esperienze necessario a scrivere con cognizione di causa di tale annata. Noi di Spadrillas in da mist avremmo fatto sicuramente meglio, solo che non siamo di Milano e dunque ci snobbano.

Ma in fondo, chi se ne importa se gente che stronca One Truth degli Strife perchè non ne sa si prende anche il lusso di non rispondere alle mail?

(Ill Bill will have his revenge on Milano)

Nel 1994 quando hanno scritto questo numero di Vice me lo ricordo dove ero: a Lido Delle Nazioni da Ciliegia con il cugino di Accento Svedese e un paio di amichetti miei della Copparo Violenta. Avevamo un appartamento in affitto per le vacanze e io sono scappato via prima per evitare di pagare la penale perché dei milanesi ci avevano tirato un magnum nell’appartamento perché tifavamo Brasile per la finale mondiale. Duecentomilalire di danni che non avevo. Ho ancora copia della denuncia ai carabinieri di Lagosanto in cui identifico in Andrea Rasoli, Serena Pezzato e Lele Saveri gli autori dell’insano gesto. Oltre a far denuncia ai carabinieri gli abbiamo pedinati fino da Ciliegia e gli abbiamo fatti pestare da certi amichetti nostri di Comacchio perché c’era il gemellaggio. Ora si dà il caso che i tre personaggi sopra citati siano tutti e tre redattori di Vice, per cui c’hanno copiato l’idea di fare un numero monografico sul 1994. Solo che la nostra idea era una figata mentre il risultato finale del numero di Vice di questo mese, o del mese scorso, o dell’anno scorso (non si sa che mese è quando di parla dei numeri di Vice) è una merda edulcorata solo come una redazione di un giornale come Vice con sede a Milano può fare. Vice con sede a Comacchio potrebbe shockare, se metti la sede a Milano puoi giusto impressionare qualche hipster dell’ultim’ora. Mentre loro parlano di Chloe Sevingny che all’epoca non faceva ancora le pompe a vincent Gallo i nostri amici imitavano il Rocco nazionale con delle 17 enni milanesi in vacanza in cerca di emozioni forti e nuovi modi di farsi uno shampoo estremo . Mentre loro parlano delle fanzines contro Evan Dando noi facevamo le fanzines contro Asia Argento sognando di farle shampoo estremi e diventavamo oggetto di tesi di laurea . Ci hanno copiato, e una analisi acuta ci aiuta a capire che nascere a Milano compromette l’avvenire. D’altronde nelle loro finte recensioni stroncano un album degli Slayer. Dovessero tornare al Lido Delle Nazioni a mangiare la piadina da Ciliegia prenderebbero ancora le sberle che hanno preso 15 anni fa dopo averci buttato vigliaccamente un magnum nell’appartamento, a tradimento. Copparo e Comacchio non dimenticano dove eravate nel 1994, e chi eravate. Non importa che abbiate il controllo dei media, vi abbiamo visto nelle nostre cantine che sparavate cazzate e meritavate pappine , come dicono i nostri amici b-boyz di Bergamo. C’è poco da fare, prima o poi tornerete in Lungo Mare Italia a Lido delle Nazioni, e noi saremo lì, a ricordarvi che 15 anni fa prendevate le sberle perché siamo nati sul Po, non sull’Hudson. Spadrillas non ha paura e vi farà tottò sul sederino, come ai bei tempi (citazione musicale colta). Perché nel 1994, quando i fan ravennati dei Biohazard come questi qui con la canotta del bad boy club tentava di ficcarci un gomito in faccia chiamandoci ricchioni a noi bastava dire che eravamo gemellati con Comacchio per farli desistere, voi invece vi vendicate 15 anni dopo dei troppi pugni presi che a nessuno li avete mai resi scrivendo recensioni false. Verrà l’estate e noi saremo lì, ad aspettarvi, sul Lungo Mare Italia.

11 commenti:

un informatore clandestino ha detto...

ocio che almeno S. P. non è milanese ma veneta, lo dico mettendo(le)maniavanti

Anonimo ha detto...

Erm... Serena Pezzato è di Busto Arsizio e Lele Saveri è di Roma.

Anonimo ha detto...

Ciao. Sono sempre io, l'anonimo. Se vuoi scrivere per Vice prova a scrivere una mail a tim@vicemagazine.it. Ah, e Andrea Rasoli non è un redattore. È il publisher.

clandestino ha detto...

ah però. cognome tipicamente padovano però. immigrati di seconda generazione, come i khmer rossi

Anonimo ha detto...

Non ci interessano i ruoli e le provenienze e tantomeno scrivere su Vice: colpirne tre a caso per educare Paolo Cento, questo è il nostro scopo.

Anonimo Copparese

Anonimo ha detto...

Siete due geni del male. Santi subito

Anonimo ha detto...

cristo in croce ad ogni angolo di stabilimento balneare

Ill Bill Laimbeer ha detto...

La gente si è abbbituata e non ci bbada

Anonimo ha detto...

Voi milanesi del cazzo mi fate pena.

il capo è rozzo ha detto...

tututututttttttttttddddddddddddddd-d-d-d-d-d-d-ddddbrrrrrrrruuuuuuuuuuuuummmm.

Arvidas Sabanis ha detto...

Questo post non è uguale all'altro.