I Devocka nascono nel dicembre 2003, per caso, come quando ti innamori della donna della tua vita, e non sai chi è, perché, com’è. Persone che si conoscono da sempre, perché nella “buca” ferrarese ci si conosce un poco tutti e non si conosce nessuno, si chiudono in una stanza claustrofobica e si massacrano le orecchie, perché la fuori c’è troppo rumore. Per che cosa? Per puro gusto masochistico. Senza patria, senza chiesa, senza via, si suona perché non si ha scelta. È uno scatto di rabbia, di necessità, di passione. E sulla qualità, profondità, dimensione, distanza, mancanza, che parlino gli altri, a noi piace così.
E dopo questa intro, copiaeincollata a caso perché non sapevamo come iniziare il pezzo ma volevamo comunque ricordare il dramma che stan vivendo i Devocka ora che presentano un disco nuovo mentre i loro omonimi americani han già conquistato il mondo (Ferrara compresa), passiamo ai fatti concreti.
Un sabato vissuto sul filo del rasoio, e tutto per il bene dell'Arte e della Musica. Siam stati alla presentazione di un libro chiamato Porno Bloc, e chi tra il pubblico chi a far da moderatore abbiamo reso degno omaggio a questa notevole opera prima. Usciti di lì, assieme alle nostre signore siam saliti sulla nostra Batmobile e siam partiti alla volta del Morgan Pub, benemerita pizzeria-pub-stuzzicheria ove abbiamo consumato una pizza che si merita un bel cinque cucchiai e lode su cinque anche (ma non solo) per il sottofondo musicale a base di un greatest hits di Carlos Pantana subito sostituito su nostra richiesta da un epica compilation celebrativa del Festivalbar '94 (per l'esattezza il volume 2 di tale compilation, quello da autoscontri). Una pizza leggera ma nello stesso tempo generosamente farcita, consumata in un locale così bello ed oltretutto sito a due passi da casa risulta ancora più buona, e comunque rappresenta l'alimento ideale con cui nutrirsi prima di disertare la presentazione del nuovo disco dei Devocka ed andare dritti dritti al Covo per incontrare gente importante ed incidentalmente sentirsi il concerto degli Orange, il gruppo di Francesco Giussani a.k.a. il Nongiovane di Mtv.
Ed allora siam partiti, e con la nostra Batmobile e l'autoradio che suonava in loop lo stesso volume 2 della compilation celebrativa del Festivalbar '94 siamo arrivati in un attimo a destinazione. E lì c'erano Claudio Burlando (il presidente della Regione Liguria che ha ancora una volta imboccato l'autostrada contromano pur di fare in tempo a raggiungerci) ed Umberto Smaila (che era talmente fatto che poi non è nemmeno andato a dormire ma si è recato direttamente a Roma, ove era ospite di un programma tv in cui ha detto che Internet è la causa di tutti i mali del mondo e per questo è stato definito da un un critico di Libero “un artista che per spessore artistico e morale meriterebbe uno one man show). Non abbiamo sentito una nota sola del concerto degli Orange (ma tanto fan cacare puntine da disegno e dunque non ne valeva la pena), ma intanto abbiamo concluso affari – ed è questo ciò che conta.
In sostanza, il risultato di tutto il nostro sbattimento è che organizzeremo una data di Maledetta Primavera in Liguria (una delle poche regioni italiane finora non toccate da questo evento, ma Burlando ci ha dato il cash e gli appoggi per ovviare a questo enorme problema), un'altra data allo Smaila's a Poltu Quatu (quando c'era Soru c'erano pochi concerti in Sardegna, ma ora che c'è Ugo Cappellacci e che Smaila ci ha dato il cash tutti i problemi dell'isola sono risolti) e soprattutto ci sarà una reunion di Gatti di Vicolo Miracoli per un programma che andrà in onda su Mtv – purtroppo Jerry Calà non ha voluto saperne di abbandonare per qualche tempo il suo stile di vita da fuoriclasse, ma il suo posto sarà ovviamente preso da Francesco Giussani a.k.a il Nongiovane di Mtv e dunque il successo è assicurato.
Ieri sera si è consumato un altro trionfo di Spadrillas in da mist, anche se il concerto degli Orange è stato talmente piacevole che la serata è finita con Smaila e Burlando cacciati dal locale perché si sono arrogati il diritto di spegnere con l'uso della forza le sigarette a chi stava fumando in barba ai divieti. Ma son cose che succedono a chi vive una vita al limite.
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1 commento:
Che figata di macchina!
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