mercoledì 29 luglio 2009
Back With A Bang (for the bilancia) : la musica da veri uomini la sanno fare solo le lesbiche obese, e se lo dice il direttore ha ragione lui
Siamo stati assenti per lungo tempo, ma abbiamo una valida giustificazione.
Eravamo in sala di registrazione a produrre un disco. E non un disco qualsiasi, ma un disco speciale, di quelli che più li ascolti e più ti rendi conto che essere molto intelligenti paga, soprattutto se il musicista (anzi, oserei dire la musicista) leader del gruppo di cui hai prodotto il disco è anche un famoso giornalista nonché direttore (anzi, oserei dire direttrice) di questo blog e ti paga (anzi, oserei dire ordina al Vaticano di pagarti) per produrre un suo disco oltre che per scrivere minchiate a raglio. Il lavoro nobilita l'uomo e lo rende simile a un punkabbestia, e noi un questo senso siamo il Duka, quello che scrive le minchiate assieme a Giuliano Philopat.
In pratica, abbiamo prodotto Music for Men, il nuovo album delle Gossip. Esistono dischi da giorno e dischi da notte. Dischi per le feste e dischi da solitari. Dischi da ascoltare piano e dischi da sentire a tutto volume. Dischi dei freni ed ernia ai dischi. Vincenzo Disco e Disco l'ex frontman dei Modena City Ramblers. Disco Fever e disco Piva. Disco bay e un disco per l'estate e un venditore di dischi pirata che d'estate gira le spiagge dei Lidi Ferraresi senza riuscire a vender nulla. Disco d'Oro e Disco Volante. Donna al volante pericolo costante e Donna baffuta sempre piaciuta. Donna che una volta era uomo e Donna che una volta era Giuliano Ferrara. Donna Moderna.
Ecco, questo è il punto: le Gossip sono il gruppo di Giuliano Ferrara che, dopo essere scomparso dalla circolazione per iniziare una lunga e dolorosa trasformazione, è diventato donna come insegna Genesis P. Orridge. È il segreto di Pulcinella ma diamo ugualmente un velo di ufficialità alla notizia. Ci pagano per questo, almeno facciamo le cose a modo.
E dunque, ricapitolando:
Dov'eravamo finiti? In sala di registrazione.
Dov'era finito Giuliano Ferrara? È diventato donna, è diventato il Genesis P. Orridge de' noantri, è più donna di sua moglie Anselma (che non a caso è studiosa di gender non allineata e per questo fan più notizia Vladimir Luxuria e Helena Velena, perché la sinistra controculturale è peggio del minculpop) su ed è venuto in sala di registrazione con noi a registrare il disco in questione, incidentalmente dedicato al compagno di Marcello Pera che come Tiziano Ferro e Marco Carta non può dichiarare la sua condizione di vitello busone.
Com'è il disco? Una bomba, ovviamente.
Il Platinette barbuto, come lo ha definito Marco Travaglio.
Il batticuore non va a comando, però aiuta ascoltare almeno le prime tre tracce del disco. Questa frase non vuol dire assolutamente nulla e come tante altre parti di questo pezzo è stata presa di peso da un articolo di Vanity Fair sui Franz Ferdinand, però riesce a descrivere bene l'atmosfera che si respira in ogni nota di quest'opera d'arte (mettila da parte). Giuliano P.Orridge è in uno stato di forma stellare, sembra tornato quello dei gloriosi tempi della campagna elettorale del 2008 e seduto direttamente sulla tazza del cesso (e coadiuvato da un microfono a sondino interno che ha catturato con precisione ogni suono) ha partorito un album onesto di disco wave, un po’ glam, un po’ decadente, i testi calibrati, l’eredità sudista e cattolica in “Heavy Cross” costruita su un riff micidiale, con quella voce sottile che prende scarti improvvisi e ti tiene avvinghiato con la forza, come se fossi un negro alle prese con il Ku Klux Klan (o con una delle tante ronde padane, che è lo stesso). Il Super Intelligente sarà pure costruitissimo, a volte la band che lo accompagna esagera con l’impostazione androgina e il mixtape sessuale, c’è chi vuole fare di lui un fenomeno sociologico, ma possiamo dire che non c’è ne frega un bel niente per una volta? Sarà pure easy listening, ma è easy listening fatto bene. It’ Ain’t easy cantava Bowie. Non è facile confermarsi quando il successo arriva all’improvviso e quando non sei figlio della nomeklatura, che quando si cambia idea non lo si fa per convenienza o quando si cade non si ha un principe che li rimette in piedi. Le Gossip e Giuliano P. Orridge, anzi, Porridge citano Hayworth, Velvet, Aretha, Marvin con un senso senso che va oltre le apparenza, senza intaccare il profilo di Beth Ferrara Porridge come uno una che ha qualcosa da dir. Scrittura al di sopra delle aspettative, per niente abbiamo chiamato Richie Rich Rubens Barrichello che per niente era carico come una molla e infatti l’ha tirata nell’occhio a Felipe Massa perché su un noto magazine reazionario aveva stroncato Music For Men esattamente come ora noi lo stiamo incensando senza averlo ascoltato copiando delle cose a caso (io personalmente sto plagiando Andrea Pomini) . Un Ric e Gian Paul Rubens Pee Wee Herman che rimpolpa il suono del trio senza sacrificarne il minimalismo e aggiunge tocchi da maestro come il piano bar house di Love Long Silver Distance, in barba (d’altronde quando si fanno cure ormonali cresce la barba per forza) alla stasi disco rock e anche alla Stasi e al Mossad che hanno tentato di bloccare la nostra produzione. Il singolo Get Off the cross, the wood is needed è la somma algebrica dei Franz Ferdinand che diventano obesi e si mettono a cantare Standing in The Way Of Control. Insomma, una vera rivoluzione che fa incontrare due mondi apparentemente distanti come i travoni e Radio 105, d’altronde quei puttanieri che fanno lo Zoo di 105 vanno a travoni e il cerchio si chiude, e io sono l’ultimo nel trenino perché come dice mio papà questo è un disco che fa sudare, e sudare è meglio che su-prendere. E come diceva Jovanotti in Vasco Perché io non mi fido di chi non suda mai. Insomma dietro un grosso uomo c’è sempre una donna obesa, come Gordian il manga giapponese, Giuliano ha avuto il coraggio di reinventarsi donna obesa e anche questa volta la scelta si è rivelata vincente. Vincent Gallo anche. La donna è il proletariato degli uomini e quella cicciabomba di Beth Ditto Head non si è mai adagiata sulla denuncia delle ingiustizie delle lesbiche obese che diventano amiche di Kate Mosh, non ha ceduto alla diffusa tentazione demagogica di chi vede solo i soprusi degli uomini. Esistono dischi facoltativi e dischi necessari, e se siamo riusciti a piazzare sto disco fra le compilation di m20 e 70-80 voglia disco party all’Iper Coop Il Castello di Ferrara (la città, non il ciccia bomba grande come la città) c’è un motivo, e il motivo è che siamo dei culattoni raccomandati e questo è un disco necessario.
Già mi pare di sentire il coro da stadio stile Drughi della Juventus che cantavano “un maiale non può allenare” riferito a Carlo Ancelotti, ma questo disco dimostra che invece un maiale può cantare, può cantare la sigla dell’Istruttoria, può cantare la causa palestinese e l’anno dopo cantare ai servizi segreti americani, può pagarci per fare questo pezzo e farlo bene. E noi ci facciamo i soldi alla faccia della mentalità ultrà di una certa sinistra con le Birkenstock perché a Beethoven e Sinatra non preferiamo l’insalata ma la grande abbuffata e a Vivaldi l’uva passa che ci dà più calorie. Potrei continuare a copiare la prefazione a Donna Contro Donna di Phyllis Chelser ad opera di Phil Anselma Dell’Olio ma mi sarei anche rotto il cazzo, anzi le ovaie quindi direi che il pezzo è finito qui.
(per fare questo post io e Accento Svedese non abbiamo seguito la procedura usuale ma abbiamo operato su noi stessi una transizione from hope for men da music for men, da veri uomini a veri Ferrara P. Orridge Phil Anselma Dall’Olio insomma, pisciandoci nelle braghe e mangiando prodotti piccantissimi per poter scrivere il pezzo e avere le emorroidi per poi simulare un ciclo mestruale, solo così è stato possibile scrivere la recensione)
venerdì 10 luglio 2009
ESCLUSIVO: CARLO PASTORE COPIA
Succede infatti questo: Carlo Pastore copia. Carlo Pastore ci copia.
Infatti l'editoriale di Pastore su Rockit speciale è UGUALE alla parte introduttiva della rubrica Scanner su Rumore di questo mese. Uguale, parola per parola. Pochi cazzi, anche un bambino se ne accorgerebbe.
Come ha fatto a fare una cosa del genere? Ha talpe in redazione? Lurka Sceneboot? È un fenomeno paranormale?
Non si sa, ma tanto è inutile parlarne. Ha copiato e basta. Ecco il prove schiacchianti:
Tempi bui. Di quale futuro parliamo? Questo eterno presente non ha né consapevolezza storica né prospettive per l’avvenir. Eppure The Future Is Unwritten. Gerontocrazia e paratassi ci impediscono di arrivare dove potremmo: l’unica soluzione è disegnare microsistemi sostenibili nell’attesa che i movimenti sismici riassettino il magma. Basta parlare. Basta farsi abbagliare dai situazionismi e dal marketing intelligentoide. Costruire sistemi interallacciati, crossando più di quanto faceva Pessotto, a costo di rischiare il suicidio. Essere intermediali, non avere paura di portare sé stessi in luoghi avversi, capire i meccanismi e piegarli al proprio messaggio. Se i proiettili sono un flusso continuo, o stai in trincea o voli più alto. Vogliamo giorni migliori, Giorni Dorelli e sopratutto Gloria Guida. Se leggi il bel volume in cui Luca Frazzi commenta i testi dei Clash il paragone con quel ’98 è pauroso. Il contesto socioculturale drammaticamente simile. I Clash non ebbero paura e firmarono per ..la CBS..: se il messaggio non passa dal centro muore, non arriva alla periferia. Scanner Italia è la forza del disordine periferico che ama la dittatura, e voi lettori che mandate dischi illusi dal box in basso a destra andate colpiti per essere educati perchè siete i Ministri paragonati ai Sepultura. Perché in questa war for territory chi dimentica le proprie roots bloody roots è condannato a rileggere questo pezzo per l’eternità: tempi bui. Di quale futuro parliamo? Questo eterno presente non ha né consapevolezza storica né prospettiva per l’avvenir. Eppure The Future Is Unwritten. E allora Scanner è il solito Cavalera dell’apocalisse che vi porta to a place where we shall find our.
(Editoriale di Rockit a cura di Carlo Pastore che su Mtv parla dei Lost e poi vuol dare lezioni su cosa è il DIY)
Visto? Uguale pari pari. IDENTICO.
È uno scandalo. Lasciamo al lettore medio la facoltà di giudicare e trarne le proprie conseguenze. Anche (e soprattutto) stavolta Carletto l'ha fatta nel letto.
domenica 5 luglio 2009
LA SCIMMIA SULLA SCHIENA, IL GRANCHIO NEL CERVELLO, UN TIGRE NEL MOTORE: lo stato della Scena Indie Italiana
Notizia bomba: abbiamo ritrovato Bubbles (qui a fianco ritratta/ritratto insieme ad Enrico Ruggeri in una foto dei tempi d'oro in cui accompagnava lo stesso in giro per il mondo). È stata dura, abbiamo dovuto cercare molto ma, grazie al decisivo aiuto di Giovanni De Gennaro, ce l'abbiamo fatta. E Bubbles era dove meno te lo saresti aspettata: vive con Syria, famosa cantante partita da Sanremo Giovani, passata per varie cliniche di disintossicazione e finita a cercare di rifarsi una verginità in ambito indie/electro. Bubbles vive con lei, e la sta aiutando in questa impresa.
Ne abbiamo approfittato per intervistarla (Sirya o Bubbles, tanto è uguale – chiedevamo a Syria e rispondeva Bubbles, chiedevamo a Bubbles e rispondevano Syria e Silvio Sircana) ed abbiamo deciso di porle le stesse dieci domande che Andrea Girolami le ha posto senza ottenere risposta alcuna. Ne è venuto fuori un illuminante quadro sullo stato della musica indie italiana, da manuale del giornalismo.
AS: Cosa vuol dire per te essere "alla moda" oggi?
SYRIA: Ritengo particolarmente allarmanti i dati diffusi dalle associazioni mediche di settore. Credo sia importante, oltre che riconoscere i disturbi alimentari come malattie sociali, puntare sulla prevenzione perché il primo aiuto al malato deve arrivare dai contesti a lui più vicini, quello della famiglia, della scuola e degli amici. La campagna - spot tv, messaggi radiofonici e affissioni - non ha tratti scioccanti. Preferisco una linea soft rivolta soprattutto alle famiglie e agli amici di chi soffre di questo tipo di disturbo.
AS: Nella tua parabola artistica sei passata da Sanremo ad un disco di cover di band indie. Fino alla nuova esperienza elettronica. C'è differenza tra un ambiente e l'altro? Se si quale.
SYRIA: Andrò a votare. Sono favorevole, a favore di ciò che serve a semplificare il quadro politico attuale. Però mi rendo conto che non ci sono le condizioni perché questo referendum possa passare.
Se è in gioco la stabilità di un governo che sta facendo bene per il Paese, io prediligo, rispetto alla semplificazione del quadro politico, la stabilità del governo. La semplificazione del quadro politico gli elettori hanno contribuito a formarla con le ultime elezioni, in cui sostanzialmente il sistema politico italiano si è diviso in un bipolarismo abbastanza evidente.
AS: Tra i tuoi top friends di myspace ci sono Ladyhawke, La Roux, Peaches. Ti senti il corrispettivo italiano di progetti di questo tipo? Quali sono i tuoi dischi "di genere" di riferimento?
SYRIA: Buh! Buh! Uh UH UH BUH HUAHH BU BU BH Buh UH!
AS: Il videoclip di Esco è formato quasi interamente da foto in successione nel tipico stile delle raccolte di immagini di serate da club. Cosa rappresenta per te questo immaginario? Come sei entrata a farne parte?
SYRIA: Saranno diffusi attraverso opuscoli e manifesti il numero verde per i casi per i casi di violenza a scuola e il numero verde contro la violenza sulle donne, e nel corso della settimana presso tutte le scuole saranno promossi incontri, dibattiti, conferenza che avranno come obiettivo quello di diffondere la cultura del rispetto e della legalità, del contrasto a ogni forma di discriminazione, che sia basata sul sesso o sulla razza.
AS: I protagonisti del video sono persone che frequenti anche nella vita reale? Con che criterio avete scelto i partecipanti?
SYRIA: Oggi sigliamo due protocolli d'intesa con l'obiettivo di predisporre un'azione sinergica contro ogni forma di violenza e discriminazione, in linea la strategia della tolleranza zero del Governo. Vogliamo prevenire fenomeni che purtroppo registrano ancora picchi allarmanti''
AS: Alla pubblicazione del video in molti ti hanno accusata (anche tra i commenti del clip su youtube, poi rimosso) di calvalcare una moda costruita a tavolino e scarsamente rappresentativa del resto della scena elettronica italiana. Come rispondi a queste accuse?
SYRIA: La tratta di esseri umani è un fenomeno molto più vasto di quanto si possa immaginare. Le mie congratulazioni vanno alle forze dell’ordine che hanno smantellato il traffico di Nigeriane costrette a prostituirsi in Italia .La maxi operazione ha colpito quel vasto mercato che, secondo gli ultimi dati raccolti, conta ben 54.559 vittime di tratta nel nostro Paese. Di queste, 13.517 - di cui 938 minori - sono state inserite nei progetti di protezione sociale, 9.663 sono state avviate ai corsi di formazione e 6.435 in progetti lavorativi. Le vittime di tratta sono costrette a vivere in clandestinità e in una condizione di dipendenza psicologica e fisica dai propri trafficanti. E’ quindi fondamentale continuare a far sentire la presenza delle Istituzioni. Il Ministero per le Pari Opportunità ha attivato un numero gratuito antitratta (800 – 290 – 290) che in poco meno di un anno ha registrato 14.560 chiamate e che per tale motivo è stato maggiorato del 10% nella struttura. Trovo anche molto importante il sistema di identificazione genetica mondiale per bloccare il traffico di esseri umani che, secondo le denunce dell’Onu, riguardano nel mondo 2 milioni di vittime, soprattutto donne e bambini. Ci impegneremo affinché possa esserne al più presto avviata la sperimentazione anche in Italia.
AS: L'immagine che viene fuori dal video è di una scena cittadina molto attenta alla moda, estremamente curata, allegra e vitale. E' così che giudicheresti la vita notturna di Milano?
SYRIA: Buh! Buh! Uh UH UH BUH HUAHH BU BU BH Buh UH!
AS: "Respiriamo Milano", "Noia non so cosa sia", sono frasi del testo di "Esco". Anche se si tratta di un brano volutamente spensierato trovo il tono piuttosto stridente in un momento in cui molti dei locali cittadini (Rolling Stone, Sottomarino Giallo, Plastic, Bitte poi riaperto a mezzo servizio etc) stanno chiudendo e in generale la politica del comune è piuttosto aggressiva. Cosa pensi della questione?
SYRIA: I cittadini italiani, uomini o donne che siano, e gli immigrati regolari sono tutti uguali davanti alla legge. Per questa ragione nessuno può condividere la proposta avanzata oggi di carrozze riservate sui mezzi pubblici ad una singola tipologia di cittadini, siano milanesi o di qualunque altra città, uomini o donne, bianchi o neri. Per diradare il senso di insicurezza che certamente è diffuso in qualche periferia italiana servono, piuttosto che le provocazioni, investimenti sull'integrazione degli immigrati regolari e un sostegno forte all'azione delle forze di polizia. Molte delle misure contenute nel decreto sicurezza già andavano in questa direzione e, certamente, presto sarà possibile riscontrarne gli effetti positivi nelle nostre città.
All'intervista è seguito un buffet preparato dal cuoco di casa Gianni Morandi, ma noi avevamo fretta e siamo scappati a gambe levate.